White Speed Team 2012
Muro di Sormano
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Coordinate: 45°52'58"N 9°14'36"E
Il Muro di Sormano è una
salita nota tra gli appassionati di ciclismo per la sua difficoltà. Divenne
famoso negli anni sessanta quando venne inserito nel percorso del Giro di
Lombardia. Dopo un periodo di abbandono, la strada del Muro è stata recentemente
riasfaltata e chiusa al traffico a motore.
Storia
Il Muro di Sormano entrò nel percorso del Giro di Lombardia nel 1960, quando il
patron Vincenzo Torriani, volendo rendere più selettiva la corsa, decise di
aggiungere questa nuova salita, breve ma dalle pendenze fortissime (2,4
chilometri con punte del 24%), dopo il tradizionale passaggio sul Ghisallo e
prima dell'arrivo a Como.
L'effetto desiderato fu raggiunto persino oltre le aspettative: la salita si
rivelò così dura che molti professionisti furono costretti a scendere di
bicicletta e proseguire a piedi (anche perché sulle biciclette dell'epoca non
erano normalmente disponibili rapporti sufficientemente corti per quelle
pendenze).
Il Muro di Sormano rimase nel percorso di gara per tre edizioni, fino al 1962:in
quell'anno Ercole Baldini stabilì il primato dell'ascesa in 9'24". Dopodiché si
decise di non affrontare più questa salita estrema, anche perché la gara veniva
falsata dalle numerose spinte che i corridori ricevevano dagli spettatori.
Dopo la costruzione della nuova strada provinciale, più larga e dalle pendenze
più abbordabili, la strada del Muro è stata abbandonata anche dal traffico
veicolare ed è caduta in disuso. Dopo alcuni decenni, tuttavia, alcuni
appassionati di ciclismo ne hanno promosso il recupero e nel 2006, sostituita la
vecchia pavimentazione ormai rovinata con un nuovo manto di asfalto, il Muro è
stato nuovamente inaugurato e rimesso a disposizione dei ciclisti.
Percorso
La strada del Muro di Sormano inizia dal bivio lungo la strada provinciale che
da Asso porta verso Pian del Tivano, alcune centinaia di metri dopo l'abitato di
Sormano. Dopo una brevissima discesa e un ponte che scavalca un torrente, inizia
la salita che da Ponte del Corno si snoda per circa 2400 metri superando un
dislivello di quasi 300 metri (quota iniziale 831 m, finale 1124 m), con una
pendenza media del 12% e punte fino al 24%.
La strada, molto stretta, sale in mezzo al bosco; vi sono quattro tornanti.
Lungo tutta la salita una serie di scritte sull'asfalto indica, metro per metro,
la quota altimetrica, di modo che il ciclista possa sempre sapere dove si trovi
e quanto manchi al termine della salita; inoltre il fatto che le scritte siano
più o meno ravvicinate è indicativo della maggiore o minore pendenza. Dei
cartelli indicatori segnalano ai visitatori le diverse specie di alberi
presenti. Tra il terzo e il quarto tornante si esce dal bosco e vi sono alcuni
punti panoramici, anche questi segnalati da scritte sull'asfalto, da cui è
possibile ammirare le montagne circostanti: i Corni di Canzo, il Cornizzolo, il
Barzaghino, il Palanzone e, più lontano verso est, il Resegone e le Grigne.
Al termine la strada del Muro si riallaccia alla provinciale (che supera lo
stesso dislivello percorrendo una distanza più che doppia): proseguendo in
salita per circa 200 metri si raggiunge la località Colma di Sormano, a quota
1124 m s.l.m., dove la strada valica e prosegue in discesa verso Pian del Tivano
per transitare da Zelbio (775 m s.l.m.) e terminare poi, dopo sei chilometri, a
Nesso, quota 275 m s.l.m., sul ramo occidentale del lago di Como. Svoltando a
destra invece si ritorna verso Asso, per ritornare al punto di partenza.